Durante l'epoca romantica, grazie all'influenza combinata di pittori olandesi e Joseph Vernet (1714-1789), il genere si diversifica. Battaglie navali e relitti, esploratori, schiavisti, contrabbandieri e pescatori, oceani furiosi, venti di tempeste invadono i salotti. Ormai, impressionisti, fauves etc. vedono nel mare un soggetto preferito.
Entrata del porto di Marsiglia, 1754 Joseph Vernet Museo del Louvre, Parigi, Francia |
La produzione di marine di Joseph Vernet è considerevole e i suoi contemporanei lo apprezzano moltissimo. È uno degli artisti più popolare del Settecento. A Roma, in Inghilterra, a Parigi, il suo arte suscita ammirazione e lode.
Entrata del porto di Palermo al chiaro di Luna, 1769 Joseph Vernet Museo dell'Ermitage, San Pietroburgo, Russia |
È stato durante un viaggio in Italia per unirsi a Roma di cui il primo passo lo aveva portato a Marsiglia che Claude Joseph Vernet fece un incontro cruciale: quello del mare. È dalle alture che dominano la città che il mare gli apparve per la prima volta in tutta la sua bellezza. Fu amore a prima vista, e quando un paio di giorni più tardi dopo una tempesta spettacolare Vernet arriva a Civitavecchia, il suo destino era firmato. Diventerà il pittore del mare che, ormai, sarà presente in quasi tutte le sue opere.
Barca nella tempesta, 1773 Joseph Vernet National Gallery, London, UK |
È grazie al patrocinio di M. de Martigny, Direttore degli Belli Arti e fratello di Madame de Pompadour, che aveva a quel tempo tutte il favore di Luigi XV, che Vernet ha ottenuto del Re un ordine per 24 dipinti dove poteva dare tutta la misura del suo talento: la rapprezentanza dei porti della Francia. La moda di grandi composizioni rappresentando i marine è cominciata. Nel 1752, l'artista dipinge due Vedute del porto di Marsiglia che gli valgono l'anno successivo l'ammissione all'Accademia Reale di Parigi.
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