Il guazzo è rimasto l'appannaggio di Napoli, una delle città più importante d'Europa sotto i Borboni, che era necessariamente inclusa nel percorso del Grand Tour d'Italia, viaggio complementario agli studi che facevano tutti gli europeani distinti.
Veduta del Golfo di Napoli Guazzo Napoletano dell'Ottocento |
Anonime per lo più e di piccoli formati per facilitare il loro trasporto, queste opere cosiddette minore e realizzate in modo artigianale hanno deliziato generazioni di turisti.
Il Vesuvio in eruzione di giorno o di notte, e il Golfo di Napoli sono i temi che troviamo più spesso nei guazzi napoletani di quell'epoca. Quelli che rappresentano il Vesuvio in eruzione sono spesso incorniciati da una linea nera in cui l'artista indicava l'anno e il giorno dell'eruzione rappresentata.
Il Vesuvio in eruzione Guazzo Napolitano del Settecento |
Numerosi sono i pittori ad essersi dedicati a questo tipo di pittura. Il mercato era ampio e innumerevoli dipinti sono stati realizzati durante questo periodo.
I turisti apprezzano particolarmente quelli di Xavier Della Gatta (1777-1827) che ha realizzato numerosi guazzi napoletani. Xavier Della Gatta eccellava per queste vedute nella scelta dei punti di vista. Così aveva, nella sua opera, qualche paesaggio spettacolare che declinava con solo lievi variazioni.
Veduta di Napoli con il Castel dell' Ovo, la Certosa di San Martino and il Castel Nuovo Xavier della Gatta, 1791 Fonte: Christie's |
La poduzione di guazzi napoletani durerà più di un secolo, fino alla nascita di nuove technice come la riproduzione di stampa dal 1840 e anche la fotografia.
Per saperne di più, leggi anche l'articolo sulle Vedute
Le vedute
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